Le Coperture interne  sono l’elemento architettonico di coronamento di una costruzione, hanno il compito di proteggere, di isolare e consentire il deflusso delle acque meteoriche.

Progettare correttamente una copertura è garanzia dell’efficacia delle sue funzioni nel tempo. La stratigrafia del pacchetto copertura è stata l’oggetto del Talk organizzato in collaborazione con Saint Gobain e tenutosi  in diretta Facebook.
L’evento, intitolato “Sistemi impermeabili per nuove opere e ristrutturazioni”, si è focalizzato sulle diverse soluzioni dalle più tradizionali alle più innovative come i cool roofs, sia per le nuove realizzazioni che per i risanamenti conservativi. la ditta  ha condiviso la  conoscenza ed esperienza nel settore.La prima parte del Talk è stata dedicata alla conoscenza del materiale  ha delineato un quadro sintetico e chiaro sulle diverse soluzioni impermeabili: Bitume-Polimero, Elasto-Cementizie, Liquide Poliuretaniche, Liquide Bituminose.  Lo speaker ha poi spiegato qual è il corretto abbinamento tra strato impermeabile e isolante.

Abbinamento che deve tenere conto di molteplici aspetti come la resistenza termica, acustica, la stabilità dimensionale, la traspirabilità ecc.  Si è passati al ‘capitolo’ sulle nuove opere, nel quale, non solo sono state esposte le ‘regole progettuali’ generalmente valide per la stratigrafia di copertura, ma si è potuto visualizzare un esempio pratico attraverso, un configuratore di progettazione gratuito che  mette a disposizione dei tecnici, utile alla progettazione di differenti categorie di intervento, dalla nuova costruzione alla riqualificazione energetica. Dopo la presentazione  c’è stata un’ampia parte dedicata alle ristrutturazioni,  ha fornito utili consigli di carattere generale sull’impiego e l’applicazione delle membrane bituminose impermeabilizzanti.  

Ha spiegato gli errori più comuni di posa da evitare e le buone pratiche per lo stoccaggio del materiale in cantiere, Sono state condivise anche diverse tecniche di intervento con le poliuretaniche, materiale adatto non solo alle coperture con pedonabilità saltuaria ma anche carrabile.  L’utima parte  è stata dedicata ai materiali innovativi, i cool roofs, che appartengono alla macrofamiglia dei cool materials, letteralmente materiali freddi. L’SRI, indice di riflessione solare, è la caratteristica connotativa di questi materiali. Il cool roof, è una soluzione ottimale sia per il comportamento invernale che estivo della copertura. É  un sistema compatibile con l’isolamento termico con cui collabora per un maggiore comfort ambientale interno in tutte le stagioni. 
Il talk si è concluso con un’importante riflessione sull’aspetto resistenza al fuoco per sistemi impermeabili. 

Ogni copertura presenta un certo numero di elementi a seconda del diverso tipo di funzionamento della copertura interna Tali strati funzionali possono portare generalmente a quattro tipi di coperture: copertura non isolata non ventilata, copertura non isolata ventilata, copertura isolata non ventilata (tetto caldo), copertura isolata ventilata
 Una copertura non isolata e non ventilata è un tipo di copertura che non prevede né elementi termoisolanti, né uno strato di ventilazione. Vista la poca coibenza che garantisce questa copertura si utilizza in casi limitati in cui non è richiesto un isolamento termico del sistema (come ad esempio le coperture degli edifici agricoli). Coperture interne non isolata ventilata è uguale alla precedente ma con in più uno strato di ventilazione al di sotto dell’elemento di tenuta, con lo scopo di migliorare il comportamento della copertura in estate in quanto la ventilazione riduce gli effetti del riscaldamento dovuto all’irraggiamento solare. Anche questa soluzione viene generalmente adottata nell’edilizia agricola.

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Una definizione dell’argomento Tetti in Legno Roma data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)